Neresine/Nerezine, splendido paese dell’isola di Lussino
(Croazia), rappresenta una piccola realtà del mondo istro-dalmata e adriatico.
Frequentato ogni estate da migliaia di turisti, il paese conta altrimenti poche
centinaia di abitanti, di cui ormai solo una minima parte appartenente alla
comunità originaria.
E tuttavia la storia e le tradizioni della sua gente,
vissuta da sempre a cavallo tra attività marinara e lavoro in campagna, sono
emblematiche di quella commistione di popoli, lingue e culture che è l’essenza
di queste terre: prima che altrove, a Neresine genti “latine” e genti “slave” si sono profondamente mescolate e
dalla loro convivenza è risultata una cultura ibrida assai interessante.
Ne
sono specchio gli usi e i costumi del paese, ricostruiti da Nino Bracco con
ricchezza di dettagli e belle foto d’epoca, e prima ancora la particolare
lingua che si è parlata per secoli a Neresine, frutto della commistione fra la
parlata slava delle popolazioni qui immigrate nel corso del tempo
dall’entroterra balcanico e il “dalmatico”, l’antico dialetto romanzo ormai scomparso,
ma di cui il neresinotto conserva chiare tracce.
Giovanni "Nino" Bracco è nato a Neresine (Pola) nel 1931. Nell’immediato dopoguerra ha lasciato il paese natale per trasferirsi con la propria famiglia in Italia, dove ha svolto gli studi nautici e ha lavorato nel settore della progettazione navale ed energetica. Oggi vive a Reggio Emilia, ma trascorre lunghi periodi dell’anno a Neresine. Questo volume è frutto del lavoro di tanti anni, in cui Nino Bracco ha raccolto documentazione e testimonianze sulla storia e le tradizioni di Neresine, spinto dal grande amore per la sua terra e il suo mare.